Plastico alla francese? Te lo spiega Riccardo

plastico ferroviario francese epoca IVIl nostro amico Riccardo è un ingegnere del ramo ferroviario, ed è un appassionato da dieci e lode. Ci ha mandato le foto del suo plastico e ci ha raccontato i suoi progetti fermodellistici.
Fatelo anche voi, vi pubblicheremo e – se vorrete – vi daremo qualche dritta per portare avanti il vostro progetto.

“Ho iniziato a lavorare sul mio progetto nel 2004, partendo da una stazione in stile FS con struttura componibile da pavimento non a norma NEM o FREMO.
Il tutto doveva poi essere trasformato in un plastico semi-fisso: oggi la stazione e la striscia di paese che si intravede nelle foto è il top di un mobile autocostruito con dimensioni 2,780 x 0,650 m.
Ne sono piuttosto orgoglioso, perché ho costruito il mobiletto su ruote per poterlo spostare al centro della stanza in cui si trova: a quel punto può essere “aperto” e portato alle dimensioni di 3,780 x 1,250 m per essere totalmente operativo.

plastico ferroviario francese epoca IVIl plastico è caratterizzato da un paesaggio su tre lati:

  • stazione con bivio
  • area urbana sul mare
  • area urbana con piccolo deposito, linea secondaria e tramvia H0e (in costruzione).
  • La 4a zona contiene la stazione nascosta separata visivamente dal resto dai pannelli di sfondo (ed è anch’essa in costruzione)

plastico ferroviario francese epoca IVIl tracciato è un semplice doppio binario con un’antenna. La stazione, oltre ai binari di corsa, è dotata di un binario di sosta da cui si dirama la linea secondaria, di alcuni tronchini per il magazzino merci e di un piccolo deposito con piattaforma girevole (giustificato dalla presenza della diramazione e dalla necessità di doppie trazioni o spinte in coda sulla linea secondaria).
Il binario di sosta è accessibile da entrambi i binari di corsa, oltre che dalla diramazione, mentre la stazione nascosta è dotata di 6 binari, di cui uno banalizzabile.

plastico ferroviario francese epoca IVL’ambientazione è passata nel tempo da FS a SNCF sud, ex PLM, sempre epoca IV, e l’armamento è tutto Roco line – con massicciata in silicone opportunamente colorata.
Gli edifici sono Faller, MKD/Jouef e Ninive, mentre altri sono autocostruiti in balsa e plastica, così come i due ponti stradali.
La piattaforma girevole è un modello Frateschi pesantemente modificato con l’aggiunta dei praticabili laterali, dei mancorrenti e del meccanismo (finto) di azionamento: il modello è motorizzato.
Il segnalamento, funzionante, riproduce quello SNCF luminoso, con elementi Drim3D fatti realizzazione “su misura” in accordo con il regolamento segnali SNCF. La chicca più… “raffinata” è che l’aspetto dei segnali influénza effettivamente la marcia dei treni!

plastico ferroviario francese epoca IVLa capacità massima di convogli sul plastico è 6 ad oggi, che salirà a 7 con la costruzione della stazione nascosta dell’antenna. Due convogli possono circolare sulla linea principale mentre un terzo manovra nello scalo della stazione – e, quando completata, un quarto sull’antenna.
La mia collezione di convogli iniziò nel lontano 1976, con il mitico BB67001 Lima che mi regalarono il giorno del mio primo compleanno: oggi non ho quasi il coraggio di contarli, ma il mio preferito resta il CC 72000 con il suo convoglio di carrozze Corail al traino. L’ultimo arrivato invece è sempre un Roco Br 011.

La difficoltà maggiore? Capire come far stare un plastico il più grande possibile in un appartamento normale senza essere troppo invasivi!”.

QUALCHE CONSIGLIO DA ARTUFFO – Un esperto del livello di Riccardo non necessita certo di suggerimenti su come procedere nella realizzazione del suo plastico.
Se però anche voi siete appassionati di fermodellismo “alla francese”, abbiamo qualcosa che può fare per voi.

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  1. Locomotiva elettrica Trix Serie 18
    Prototipo della locomotiva per treni rapidi Serie 18 delle Ferrovie Belghe dello Stato (SNCB/NMBS).
    Il mezzo era adatto per tutta quanta la Francia, il Benelux e la Germania.Le condizioni di esercizio riprodotte la collocano attorno al 1980, ed è commutabile in modo digitale.
    Dettagliato equipaggiamento del tetto, e cura dei particolari estrema, dall’arredamento interno al figurino del macchinista.
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    Locomotiva elettrica Trix 22336
    Prototipo della Serie BB 12 000 delle Ferrovie Francesi dello Stato (SNCF). Condizioni dell’Epoca IV/V.Il modello è adatto per Decoder Digital con funzionalità sonore. Illuminazione con diodi luminosi esenti da manutenzione (LED) a luce bianca calda e rossi. Manichette del freno e riproduzioni dei ganci innestabili sulla traversa dei respingenti. Lunghezza ai respingenti circa 17,5 cm.

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    Set tre carrozze di prima classe ‘Le Capitol’, SNCF con illuminazione interna.
    Epoca IV.
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Plastico alla francese? Te lo spiega Riccardo

2 pensieri su “Plastico alla francese? Te lo spiega Riccardo

  1. Massimo ha detto:

    Ottima iniziativa….facciamoli vedere questi plastici nascosti!!!
    Soprattutto facciamo girare le idee, talvolta vicino a noi abbiamo dei “geni” ma non c’è ne rendiamo conto…

  2. enrico Arditi ha detto:

    Bravo Riccardo !,finalmente un appassionato di SNCF ,anche io mi appassiono alle cc72000, ma l’ultimo gioiello francese me lo ha fornito il sig. Artuffo anni fa procurandomi l’ultima locomotiva francese prodotta da lemaco..una splendida 141F.

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