Si trova molto poco, in lingua italiana, sulla possente DB Gruppo 85, agile signorina da 133,6 tonnellate prodotta in 10 esemplari per conto di Deutsche Bundesbahn.
Una scarsa attenzione cui ripara Märklin con la sua 37099, modellino in scala H0 di questa vettura da traino principalmente merci utilizzata prima nel Reich e poi nella Germania Ovest.
La DB Gruppo 85 fu ideata nel 1931 e realizzata tra il ’32 ed il ’33, giusto in tempo per accompagnare la ripresa prima industriale e poi bellica della Germania, nei delicati anni di passaggio tra la Repubblica di Weimar e il totalitarismo nazifascista.
A sobbarcarsi l’appalto fu – come era abitudine – la Henschel: industria già florida per conto suo e con discrete prospettive, in quegli anni.
Qualche imprenditore di successo suggerisce che la logistica è la prima componente del business: il signor Georg Henschel ed il figlio Johann Werner nascono a Kassel, nel cuore dell’Assia, in una posizione che a inizio XIX secolo significa esser cresciuti a cavoli e patate, ma che potrebbe diventare strategica se il tuo Paese si rende conto che a una modernità di pensiero può corrispondere una modernità di azione.
Così, esattamente a metà strada tra i giacimenti di metalli della Ruhr e la stanza dei bottoni di Berlino, padre e figlio nel 1810 fondano una piccola industria a conduzione famigliare: scopo del gioco, fondere campane di bronzo.
Solo che la famiglia si allarga, e dopo appena 6 anni qualcuno suggerisce di virare la produzione su qualche attrezzo, come dire, più contemporaneo.
Dal 1816 la Famiglia Henschel si diletta nella costruzione di motori a vapore, e dal montare una caldaia con sfogo in un pistone collegato a due bielle al mettere su una locomotiva la strada è lunga ma non lunghissima.
Passano 80 anni e i signori Henschel non sono più fabbri artigiani, ma gran signori: per l’Europa sbuffano e faticano oltre 4.000 locomotive con il loro nome, danno da mangiare a quasi 2.000 persone e hanno – come è ovvio immaginare – importanti agganci politici.
La Henschel dunque costruirà le DB Gruppo 85, e saranno apprezzate dall’inquilino di Berlino. Il quale nel giro di qualche mese cambia, e smette di essere un ingessato signore coi baffoni alla prussiana: la nouvelle vague è una divisa marroncina, una dialettica dinamitarda e un baffetto inconsueto. Il nuovo titolare della Cancelleria tedesca apprezza la Henschel e di lì a poco farà una telefonata che ne cambierà parecchio i bilanci industriali: sarà infatti la Henschel a produrre le sei serie di Panzer necessarie al Nazismo per terrorizzare l’Europa e il mondo.
Tutta questa storia la vivrà da protagonista la nostra DB Gruppo 85, cui con buona probabilità nei suoi primi tre lustri di vita sarà toccato trasportare qualche carico di cui non andare troppo fieri.
Il suo dislocamento fu principalmente la Foresta Nera, che rimane al confine tra Germania, Svizzera e Belgio, anche a causa della sua facilità a scalare pendenze ripide che la rese l’erede di alcune ferrovie a cremagliera della zona dell’Höllental.
Non era una velocista, e il suo motore a tre cilindri da quasi 1500 cavalli le permetteva di raggiungere gli 80 km/h con una certa fatica. Nell’ottica di massimizzarne l’efficienza, le montarono due paratie aerodinamiche ai lati del corpo caldaia, che divennero il suo marchio di fabbrica.
Dal punto di vista tecnico, non fu nemmeno una locomotiva rivoluzionaria: faceva parte delle cosiddette “locomotive uniformi”, ossia locomotive imparentate da un grossolano processo di standardizzazione nella produzione.
Per la precisione, il motore e il telaio a barre in lastre lavorate da 100 mm sono parenti strettissimi delle locomotive pre-serie della Gruppo 44, mentre la caldaia ricalca pesantemente quella della Gruppo 62.
Il suo punto di forza era però la capacità di traino: la DB Gruppo 85 era capace di rimorchiare 1.980 tonnellate a circa 50 km/h, e sulle pendenze si difendeva egregiamente. Ad esempio poteva far raggiungere i 50 km/h ad un carico di 405 tonnellate su un pendio del 10 ‰, oppure il 25 km/h a 380 tonnellate su gradienti del 25 ‰, oppure ancora 165 tonnellate di traino a 20 km/h su pendenze del 55,5 ‰.
Oggi delle DB Gruppo 85 ne rimane un solo esemplare, per giunta in disarmo: il 14 giugno 1961 fu il giorno del loro ritiro, ma la 85 007 fece piccola eccezione.
Dopo qualche corsa di congedo nei pressi di Wuppertal , venne consegnata al comune i Friburgo in Brisgovia, che ne è l’attuale proprietario.
La Maerklin gia’ produsse la Br.85 una quarantina di anni fa, con un bell’imballo trasparente, art.3309.