Alla fine degli anni ’50 le Ferrovie dello Stato decidono di mettere in produzione il modello D.342: bisogna mettere 20 motrici su rotaia, e farlo con una qual certa premura.
Lo scopo del gioco era ridurre le locomotive a vapore e percorrere soluzioni nuove, come ad esempio la propulsione diesel-idraulica.
Gli appalti vennero dati a quattro costruttori differenti: Fiat, Breda, OM ed Ansaldo.
Mese: Giugno 2017
Pierina, la prigioniera di guerra: storia della Gr. 897
Per motivi dettagliatamente illustrati sin dai più elementari sussidiari scolastici, l’Italia nel novembre 1918 figura sorprendentemente tra le Potenze Vincitrici della Prima Guerra Mondiale.
Dietro questo profluvio di lettere maiuscole c’è la complicata vicenda del 1915, quando il Regno d’Italia rompe la Triplice Alleanza con Austria e Germania e oplà, d’un tratto si trova alleata con Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti contro gli “Imperi Centrali”.
Trans Europe Express TEE: tra CCCP e l’inizio dell’Unione
I TEE dovete immaginàrveli sfrecciare, con le livree rosso magenta e panna, su e giù per l’Europa, portandosi appresso nomi evocativi come “il Beethoven”, “il Jules Verne”, “il Goethe”, “l’Erasmo”, “il Moliére”, “il Friederich Schiller” : la créme della cultura europea degli ultimi 500 anni messa su rotaia.
Ci voleva un matto, nel 1957, a tirare una riga sulla Seconda Guerra Mondiale chiusa una dozzina di anni prima e decidere che sì, forse i binari – se visti dall’alto – potevano anche rassomigliare a dei punti di sutura attraverso cui ricucire il Continente nel modo più duraturo possibile: lasciando viaggiare le persone. Leggi tutto
Union Pacific Challenger: Märklin alla conquista del Far West
Un fulmine nero corre nel deserto dello Utah, il metallo sferraglia in un meccanismo fluido e rabbioso, il latrato del fischio lacera il silenzio del niente: siamo nel 1939 e la Union Pacific Challenger sta vivendo i suoi anni gloriosi.
Anche l’Europa in quell’anno sta correndo a gran velocità, con destinazione la tragedia: Adolf Hitler ha appena invaso la Polonia, Winston Churchill ha rotto gli indugi di fronte alla spregiudicata politica del Reich. È guerra, sarà un massacro lungo 6 anni.