Ieri sera è arrivata in negozio la DR Gruppo 01.5, codice Märklin 39208, e sinceramente siamo rimasti quei cinque minuti buoni a bocca aperta.
La base in legno, la colorazione blu di Prussia e nero, la lunghezza (28,2 cm): in vetrina sta proprio bene, credeteci. Prendendola in mano si prova una sensazione massiccia, di pezzo importante.
Non è solo per questo, però, che abbiamo deciso di dedicare questo articolo alla DR Gruppo 01.5: è una locomotiva storica, antica eppure moderna. È stata progettata quasi un secolo fa, almeno nel suo schema fondamentale, ed è stata ritirata ufficialmente solo nel 1991: una onorata carriera di 65 anni attraverso quattro sistemi politici (Weimar, il Terzo Reich, la Germania divisa, la Germania riunita), due invasioni (una effettuata, una subita), due guerre (una mondiale e una fredda), un sacco di altre cose.
Per capirla, e per raccontarla, bisogna mettere un po’ di ordine.
1926: LE LOCOMOTIVE TEDESCHE UNIFICATE
Perché mettersi a costruire locomotive unificate? E cosa sono, le locomotive unificate? Le locomotive unificate sono macchine a vapore concepite per standardizzare la produzione e soprattutto la manutenzione, con l’obiettivo di ridurre i costi.
La Germania, al netto della Prima Guerra Mondiale, si trovava a dover fronteggiare i problemi del consolidamento dello Stato Nazionale: spesso ci si fa poco caso, ma la Germania unita è un concetto tutto sommato recente, che si compie solo nel 1871 con la proclamazione dell’Impero Prussiano.
E se anche manca una frase analoga alla celeberrima “L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani” di Massimo d’Azeglio, il concetto è valido anche per quanto riguarda Dem Deutschen Volke, il popolo tedesco: l’unificazione tedesca presentava problemi di vario tipo, e non in ultima posizione problemi infrastrutturali.
Pian piano, l’autonomia amministrativa e organizzativa dei vari Länder tedeschi veniva meno, e nel giro di 50 anni (ecco, d’un tratto siamo negli anni ’20 del ‘900) si iniziava a ragionare in termini sempre più unificati.
Questa evoluzione coinvolgeva eccome anche le ferrovie.
Dunque bisognava essere in grado di costruire e riparare le locomotive in giro per la Germania – poiché, come è evidente, le locomotive sono simpatici bestioni di acciaio che si muovono, e anche di parecchie centinaia di chilometri per volta.
Non era pensabile stoccare ricambi per diversi tipi di locomotive in diverse parti della Germania: magari la fabbrica di una locomotiva era a Monaco di Baviera; e come si faceva, se la locomotiva si rompeva a Colonia, o a Kiel, o a Königsberg? Si stoccavano pezzi in tutta la Germania? Ce li si faceva spedire? Quanto tempo ci voleva?
Bisognava iniziare a concepire locomotive “di serie”, o “unificate”, ecco la soluzione.
Nel 1926 la BR Gruppo 01 delle Deutsche Reichsbahn-Gesellschaft vede quindi la luce: la prima locomotiva standard a vapore della Germania, ora repubblicana. Serviva per il servizio passeggeri ed era inserita nel sistema amministrativo della DRG, in cui erano confluite tutte le amministrazioni ferroviarie della Germania.
La BR Gruppo 01 aveva un rodiggio 2’C1′ (il cosiddetto “Pacific”) ed era prodotta da 6 aziende diverse (AEG, Borsig, Berliner Maschinenbau Schwartzkopff, Henschel, Krupp e Lokomotivbau Hohenzollern): tra il ’26 e il ’38 furono consegnati alla DRG 231 esemplari, destinati alla trazione dei treni viaggiatori veloci.
Dotate di motore a due cilindri ad espansione semplice, erano lunghe quasi 24 metri (23,940 m) e alte 4 metri e mezzo (4,550 m): il peso era di quasi 109 tonnellate fatte di acciaio teutonico, 10 tonnellate di carbone e una massa tra i 30 e i 34 metri cubi di acqua (a seconda del modello).
Le sue prestazioni erano ottime, per l’epoca: fino a 130 km/h in marcia avanti e 50 km/h in retro, garantiti da una potenza del motore di 2240 cavalli.
1962: LE REKOLOK E LA DR GRUPPO 01.5
Il secondo grande salto della nostra storia ci porta negli anni ’60, nel pieno dopoguerra: la DRG – molti anni prima, nel 1937 – era divenuta semplicemente DR, Deutsche Reichsbahn, ossia l’organizzazione ferroviaria della Germania hitleriana.
Nel dopoguerra, con la divisione della Germania, era sorta la necessità di avere due compagnie ferroviarie: la DR era rimasta in piedi nella Germania Est, mentre ad Ovest prendeva forma la Deutsche Bundesbahn, la DB. Questo assetto, nel 1949, era diventato definitivo.
Il materiale rotabile venne suddiviso tra queste due entità, e nel 1962 un gruppo di 35 Gruppo 01 venne preso in gestione dalle officine riparazioni di Meiningen, in Turingia.
Queste locomotive sono definite Rekolok, che sta per Rekonstruktionslokomotive, “locomotive ricostruite”.
A partire dal ’57, infatti, la DR targata Germania Est decise di migliorare le prestazioni delle locomotive venute in suo possesso attraverso una serie notevole di modifiche, tese ad aggiornare le tecnologie, sostituire le parti usurate, correggere i difetti di progettazione e andare a migliorare quelle parti realizzate “al risparmio” in tempo di guerra.
A subire il Rekolok furono in totale 691 locomotive di 9 classi, in un lasso di tempo tra il ’57 e ’72: si partiva, tanto per cominciare, dall’installazione di un nuovo sistema di generazione di vapore ad alte prestazioni, e si proseguiva su tutti gli aspetti meccanici e quindi aerodinamici.
Le 35 locomotive a vapore DR Gruppo 01 divennero così DR Gruppo 01.5: furono scelte tra quelle 01 realizzate con i freni potenziati e ruote da 1000 mm, e vennero dotate dei parafumo Witte con le superfici rastremate (al posto dei deflettori di fumo precedenti, molto più grandi), una nuova cabina di guida e una nuova caldaia.
La caldaia, inoltre, era collocata sul telaio più in alto rispetto alla versione originale ed aveva una sola camera di combustione, un miscelatore-preriscaldatore e una carenatura integrale sulla parte superiore.
La modifica esterna più evidente fu la copertura dello spazio-vapore lungo la canna della caldaia: una soluzione già presente sulla classe 477.0 della Cecoslovacchia. Questo conferiva alle locomotive un aspetto elegante e moderno.
Una chicca per super-esperti: alcune delle DR Gruppo 01.5 avevano ruote con i raggi danneggiati, e per sostituirle si pensò di equipaggiarle con ruote Boxpok in ghisa, come quelle già utilizzate in Unione Sovietica e negli Stati Uniti. Ma le ruote in ghisa non reagirono bene all’uso, e rapidamente i progettisti tornarono sui loro passi.
La DR Gruppo 01.5 Reko divenne la più potente locomotiva a vapore per treni espressi tedeschi e rimase in servizio fino al 1991: oggi ne restano 5 esemplari, che i possono ammirare al Museo della Tecnica di Speyer (in Renania-Palatinato), al Muso DB di Arnstadt, nella Società Austriaca di Storia Ferroviaria e nella Preßnitztalbahn, il Museo delle locomotive a vapore di Meningen.
Il quinto esemplare, la 01 519, si trova presso il Club Amici della Rotaia di Zollern: con tender a nafta, è stato il prototipo per la realizzazione del modellino Märklin.
A passion that was born as child most of the time.. but is never too late to devote a fairytale moment…. Never stop dreaming.
https://bit.ly/3eg9wu1