La DB 103.1: l’immortale eroina del Parsifal

La competitività del servizio è sempre stata la principale leva di aggiornamento dei sistemi ferroviari: una corsa non solo su se stessi, ma soprattutto nei confronti delle altre categorie di trasporto, verso l’alto (gli aerei) e verso il basso (le automobili).
Fu proprio il progresso della motorizzazione di massa a far sorgere l’esigenza, a metà anni ’60, di aumentare le prestazioni medie dei treni a medio-lunga percorrenza: la Germania rispose a questa necessità mettendo in cantiere, letteralmente, la serie DB 103.1.

La situazione era la seguente: il treno, per continuare ad essere comodo e appunto competitivo, doveva alzare l’asticella delle velocità e – conseguentemente – diminuire i tempi di percorrenza.
Tra il 1965 ed il 1960, da bravi tedeschi, gli ingegneri della Deutsche BundesBahn come prima cosa fissarono un obiettivo, un target: 160 km/h. Non ci volle molto tempo, però, per capire che la soglia era troppo bassa: fu alzata ai 180 km/h di velocità di crociera, con punte raggiungibili attorno ai 200. “Ora cominciamo a ragionare”, si dissero i progettisti in perfetto dialetto germanico.

Marklin DB 103.1
Il pantografo messo da Fritz.

Data per assodata l’incipiente elettrificazione, non si stette nemmeno troppo a pensare all’alimentazione: “Fritz, buttaci su due pantografi tanto per cominciare. Al resto ci pensiamo dopo”.
Un “resto” che si tradusse in una carenatura tondeggiante e aerodinamica, un rodiggio Co’Co’, due file di grate per la ventilazione motore.
Ma il pezzo forte era il motore: con una potenza di 7780 Kilowatt (pari a oltre 10.500 Cavalli Vapore) per trainare comodamente 400 tonnellate di treno alla velocità stabilita, la DB 103.1 è a tutt’oggi considerata la più potente motrice elettrica mai costruita.
Non per indugiare sui luoghi comuni, ma questa è storia: quando i tedeschi si mettono in testa qualcosa, difficilmente non la raggiungono; il 27 maggio 1970 uno sferragliare ben oliato si udiva dai cantieri ferroviari a nord delle Alpi, mentre la prima DB 103.1 veniva messa in servizio.

Cosa se ne fecero? Beh, risposta semplice: la piazzarono innanzitutto sugli Intercity chiamati a collegare le principali città della Repubblica Federale tedesca, e subito dopo a guidare i TEE, di cui abbiamo già parlato QUI, dopo averne colorato le livree con il classico connubio di crema e rosso carico.
Difatti, la DB 103.1 è registrata nelle menti degli appassionati anche con l’appellativo di “Parsifal”, dal nome del capolavoro di Richard Wagner: il Parsifal fu il TEE destinato a collegare sin dal 1957 Parigi e Dortmund (e poi Parigi ed Amburgo, dopo l’ampliamento della tratta deciso pochi anni dopo, nel 1960) passando per Liegi e il bacino della Ruhr.

Il Parsifal può essere riprodotto sul vostro plastico tramite il set di 5 carrozze che percorrevano la tratta Amburgo-Altona, Brema, Münster, Dortmund, Essen, Colonia, Aachen, Liegi, Namur e St. Quentin e Paris – Gare du Nord: il set comprende una carrozza a salone Apmz 121, una carrozza Bar ARDmh 105, una carrozza ristorante WRmh 132 e due carrozze a scompartimenti Avmz 207 nelle condizioni di esercizio di fine anni ’70.

Carrozze TEE Parsifal Marklin
Le carrozze del TEE Parsifal realizzate da Märklin: meravigliose, vero?

La DB 103.1 ebbe una carriera strepitosa: ne costruirono 145, a cui vanno unite le 4 motrici-prototipo di fine anni ’60. L’innovazione tecnologica consenti addirittura alla 103.118 di lanciarsi sui binari alla notevolissima velocità di 283 km/h: era il 1985 e alla sede della Deutsche Bahn i colletti bianchi giravano con un sorrisetto di estremo, estremo compiacimento.

Marklin DB 103.1 - 39170
La silhouette della DB 103.1 griffata Märklin.

Una dozzina abbondante d’anni dopo, gli stessi dirigenti di DB erano decisamente meno gagliardi: 1998, Eschede, Bassa Sassonia. Un ICE, il fiore all’occhiello del trasporto ferroviario tedesco di fine millennio, deraglia per un difetto di progettazione: è una carneficina, si contano oltre 100 morti e altrettanti feriti gravissimi. Il primo provvedimento adottato, ovviamente, è lo stop a tutti gli ICE in quel momento circolanti – e sono parecchi.
Come facciamo adesso?”, si chiedono preoccupati nel quartier generale di Berlino. Mica puoi fermare tutta la rete ferroviaria tedesca.
Tiriamo fuori le DB 103.1!”, si illumina a un certo punto qualcuno: le vecchie loco elettriche progettate a metà anni ’60 stavano iniziando la lenta ma inesorabile dismissione; essa fu interrotta di colpo, e la vita di queste fantastiche nibelunghe proseguì fino al 2003.

Marklin DB 103.1
Il modello Märklin propone come figura del macchinista questo simpatico personaggio, che chiameremo Helmut ed immagineremo impegnato in un feroce torneo di Birra e Salsiccia a Gelsenkirken, 1973. Torneo ovviamente DOMINATO con sagacia ed esperienza.

IL MODELLO – Märklin (e chi, sennò?!) ha realizzato nel 2017 un bellissimo modellino della DB 103.1 Parsifal, con numero di Catalogo 39170: una serie che non sarà ripetuta, nata solo per gli associati Insider ma disponibile anche per tutti gli altri clienti di Artuffo Modellismo.
La versione proposta riproduce la versione con cabina del macchinista allungata, rivestimento dei respingenti e carenature frontali con il numero di servizio 103 243-2, assegnata al Deposito Locomotive di Amburgo-Eidelstedt.

La colorazione è la classica rosso porpora/beige e le condizioni di esercizio di fine anni ‘70.
Per tutte le informazioni tecniche, vi reinviamo al nostro e-commerce dove potete trovare la scheda tecnica dedicata cliccando QUI.

La DB 103.1: l’immortale eroina del Parsifal

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